Un’ambigua vista mi porta a udire
luci buie che ottundono
l’aria cieca di una notte schizofrenica
tastando odori riposti
dietro alle vetrate del mio parossismo.
Il respiro è un rantolo
di viola amaro
liquido insano che scorre
sulla mia frattura.
La scissione è polifonica
ribellione dei sensi
incontrollato delirio del corpo
che violenta se stesso
nella consapevole autoframmentazione
che disperde l’io
nel suo anelito di fuga.
Il risucchio del buio
come irresistibile amante
chiama a sé i miei cocci
nel suo sensuale dilaniante abbraccio
illudendo di unione;
beffardo rigetta
la mia brama di lui
dileguandosi nell’odiosa luce
del reale nascente.